
L'Italia è cibo e...molto, molto di più!
Non posso fare a meno di ricordare lo scrittore napoletano di fama internazionale Luciano De Crescenzo (che purtroppo da poco tempo non c’è più) con il suo libro «Il caffè sospeso. Saggezza quotidiana in piccoli sorsi.» Credo che proprio «in piccoli sorsi», senza fretta, si debba gustare l’Italia in tutta la sua integrità come l’ambiente culturale tramite la letteratura, architettura, musica, l’arte.
Nel corso della mia prima visita nel “Belpaese” ho visto le persone cresciute in un ambiente del tutto nuovo per me con una diversa educazione, mentalità, vitalità, tradizioni: cioè tutto ciò che caratterizza quest’ambiente. Queste persone, che vivono godendo ogni minuto della vita, hanno altri valori della vita: la qualità dei prodotti alimentari, la purezza dell’aria, amano la propria terra, sono orgogliose di quello che si chiama «Made in Italy».
La prima impressione dell'Italia fu così forte che non potevo resistere alla bellezza della sua lingua e...ho cominciato ad impararla. Riporto una citazione di Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera, «...lingua è bella perché capricciosa». Scrivere, leggere in un'altra lingua, in particolare quella italiana: è melodiosa, armonica, espressiva e «gustosa», per me. L'Italiano non è un passatempo qualsiasi, è un vero piacere.
Sono sicura che L’Italia come ambiente eccezionale non si può copiare. Non bisogna neanche tentare di farlo! Non è possibile separare la cucina italiana con tutta la sua ricchezza dei gusti raffinati (come una delle parti integranti d’Italia) dall’ambiente da cui provengono i suoi piatti. L’Italia senza dubbio merita di essere scelta come esempio per migliorarci, sviluppare e perfezionare i nostri gusti.